La nuova campagna di comunicazione Coop: “Una buona spesa può cambiare il mondo”
Claudio Nicastro: “ho deciso di mettere in evidenza questa campagna di comunicazione firmata da Havas Milano, perché l’ho trovata assolutamente brillante”
“Un cambio deciso di passo”. L’ha definito così, al centro Svizzero di Milano, in sede di presentazione della campagna pubblicitaria, l’ad di Coop, Maura Latini. La storica insegna della distribuzione fa ulteriormente evolvere la comunicazione, ma anche la propria maniera di stare sul mercato. Lo spot che funziona da manifesto della nuova stagione di comunicazione della Coop – lungo, emotivo ed iperbolico, ma anche ironico – coinvolge già di primo acchito. Sarà on air dal 29 settembre sulle principali reti televisive e a seguire nel circuito di Rai Cinema. “Abbiamo sentito la necessità di cambiare modalità e linguaggio della relazione con soci e clienti, arricchendola anche in pubblicità di un impegno collettivo” ha dichiarato Latini, inauguratrice di un nuovo corso anche dal punto di vista della consulenza nell’advertising. L’azienda, infatti, ha da qualche mese – dopo agguerrito processo di gara – scelto di affidarsi ad una nuova agenzia creativa, Havas Milan (l’agenzia media è PHD). La prova del nove della partnership arriva nel corso di un autunno decisamente caldo per la comunicazione di questo comparto: c’è sempre Conad, on air con il suo lungo e sempre più elaborato racconto identitario, ed è appena partita anche la nuova stagione di Esselunga.
Il concetto racchiuso nel claim Coop è semplice, ma forte e ambizioso. “Una buona spesa può cambiare il mondo”. E la campagna di Havas – struttura di cui è chief creative officer Giovanni Porro – racconta di un carrello della spesa che si libera delle catene e va a cambiare le cose fuori dal supermercato. Lo fa contribuendo a limitare l’uso della plastica non riciclabile, preferendo le filiere sostenibili, non alimentando lo sfruttamento, perfino intervenendo a difesa del mare e dei pesci, infine riducendo gli effetti del cambiamento climatico. Troppo impegnativa come promessa? “E’ un posizionamento che non ha alcun altro marchio e che Coop può invece fare proprio con coerenza e senza alcuna forzatura” ha commentato Porro. “Il nostro compito – ha aggiunto il direttore creativo – è stato quello di tradurre quello che Coop fa concretamente tutti i giorni in un racconto emotivo che, partendo dalla tv, abbraccia tutti i media, non ultimo il punto vendita, luogo reale di incontro tra marca e consumatore”.